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“La Giuiaia” is the amalgamation of contiguous buildings raised in different  time spans.  The Casale dell’Aura – where originally cattle and rural families used to live and rest – and the Casa della Balzacorta – recently restructured in accordance with the latest seismic and safety regulations – constitute the main body of the compound with a third detached house completing the complex. The manner in which the farm profile remains enclosed by walls which follow the soil pattern in its rise and falls, make this peculiar resort more similar to a tiny medieval village, as opposed to a classic farm amongst the hills. Earthenware, ceramics, granites, marble, timbers, iron,  and  salvaged materials deftly reclaimed, deeply characterize  this particular family owned business.  The astonishing  landscapes, and the comfortable  rooms  we provide, make this the best solution for you to enjoy your holidays with friends and relatives.

I – CASALE DELL’AURA

II – CASA DELLA BALZACORTA

III – ANNESSO AGRICOLO (“The House of Goods”)

IV – STANZA DELLA VECCHIA (“The Old Lady’s Room”)

V – “LA GIUIAIA” PACKAGE VACATION

Quivi pone le proprie note mattutine il Gallo Mugellese come la Biscia d’acqua dal collare la sua innegabile eleganza. Qui compone voli in guizzi repentini la Libellula Depressa, dall’ addome Blu ceruleo come piume di Ghiandaia celata al ciel delle poiane e al Santo Spirito di real rapaciformi arditamente controvento . Qui le Lepri e sciuridi nostrani si ammischiano ai fagiani immessi per la caccia, assieme a gazze, upupe e merli mai silenti, se è il momento di duettare col Cuculo o solo di beccare la livrea di maggiolini variopinti e coccinelle. Qui è l’ agilità di volpi, lucertole e faine o la mole imponente del cinghiale, se non è un istrice puntuto a smuover questo o quel cespuglio, a scandire i ritmi della selva nell’ aria del crepuscolo che arde. Se si infosca all’ orizzonte il panno ancora chiaro del riverbero solare allora non contrasta al pipistrello che cerca insetti a fauci spalancate rimbalzando i suoi richiami ultraleggeri su quelli ben più noti della rana , sia ella verde o temporaria come sopra lo strisciare altrettanto silenzioso dei tritoni e del Bufo verrucoso. Avete mai visto i boschi colmarsi di insetti intenti ad accoppiarsi e accendersi d’ incanto come zolfo tra mille luci intermittenti? Qui il topolino di campagna davvero pare un’ anima dannata sottesa tra briciole di pane, bacche e gli artigli dell’ assiolo, di civette e di qualche barbagianni evanescente uscito indenne dal camino. Qui Natura insegna all’Uomo a ricordare ”.

(Giugno 2011, Leonardo Maddalena dei Cannaioli)